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/Latinoamérica - Calle 13

  • Immagine del redattore: Sofia Maiardi
    Sofia Maiardi
  • 2 nov 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

"Soy América latina, un pueblo sin piernas pero que camina."

I Calle 13 sono un gruppo musicale portoricano hip hop, urban e rap, composto dai fratellastri René Pérez Joglar, detto "Residente" e Eduardo José Cabra Martínez detto "Visitante", a cui in alcune occasioni si unisce anche loro sorella Ileana, detta PG-13.


Il nome del gruppo deriva dal nome della strada in cui viveva la loro famiglia.


I loro testi polemici li hanno resi fra i più amati ed odiati dell'America Latina.


In particolare il loro più grande successo "Latinoàmerica" è una riflessione su temi storici, sociali e politici e una critica alla potenza occidentale e alla sua influenza sull'America Latina.


/Attorno alla canzone:


"Soy, soy lo que dejaron, soy toda la sobra de lo que se robaron" si parla qui dell'epoca della conquista degli spagnoli in America (1492) in cui i conquistadores si appropriarono dei terreni per conto della Corona di Castiglia e Aragona e si impossessarono delle ricchezze dei nativi.


"Un pueblo escondido en la cima" potrebbe riferirsi a Machu Picchu, l'antica città inca costruita nella parte orientale della cordigliera Centrale, a Sud del Perù, nella metà del XV sec, che si trova a 2490 m.


"Soy una fábrica de humo, mano de obra campesina para tu consumo" in tutti i paesi del Sudamerica ci sono molte fabbriche gestite da multinazionali che inquinano il territorio.

Con "campesina" ovvero contadina, si fa riferimento al fatto che la manodopera non è ben qualificata.


"El amor en los tiempos del colera" ovviamente è un riferimento all'opera di Marquez, premio Nobel per la letteratura.


"Soy la fotografia de un desaparecido" molto interessante questo punto perchè potrebbe riferirsi ai numerosi desaparecidos vittime delle dittature che si sono susseguite in molti paesi dell'America Latina dagli anni '60 agli anni '90.

In particolare ricordiamo la dittatura di Videla in Argentina che esercitò una violenta repressione contro coloro che non condividevano le idee del suo governo e che considerava come sovversivi. Questi venivano sequestrati tramite aerei per essere gettati in mare aperto senza che nessuno ne fosse al corrente.


"Soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles" sicuramente si sta parlando dei due goals che segnò Maradona all'Inghilterra durante la finale del Mondiale di calcio del 1986 in Messico.


"La espina dorsal del planeta es mi cordillera" la cordigliera delle Ande che attraversa Argentina, Cile, Perù, Bolivia, Ecuador, Colombia e parte del Venezuela.


"La altura que sofoca. Soy las muelas de mi boca mascando coca" ci sono città come la capitale della Bolivia, La Paz, che si trovano a più di 3500 m di altezza. A queste altezze è molto difficile respirare se non si è abituati. A questo proposito si dice che la gente del posto mastichi coca per sopportarlo.


"Los versos escritos bajo la noche estrellada" un riferimento questo all'opera di Neruda. In particolare si tratta della poesia numero 20 di "20 poemas de amor y una cancion desperada".


"Você não pode comprar o vento...Você não pode comprar minha tristeza" molto raffinata l'accortezza di cantare una strofa in Portoghese per omaggiare anche l'altra lingua del Sudamerica.


"La operación cóndor invadiendo mi nido ¡Perdono pero nunca olvido!" la massiccia operazione di politica estera statunitense, che ebbe luogo ne1970 in alcuni stati del Sud America, volta a tutelare l'establishment dei servizi segreti statunitensi, la CIA e l'amministrazione della presidenza di Richard Nixon, in quegli stati dove l'influenza socialista e comunista era ritenuta troppo potente, nonché a reprimere le varie opposizioni ai governi partecipi dell'iniziativa.



/Lyrics:


Soy, Soy lo que dejaron,

soy toda la sobra de lo que se robaron.

Un pueblo escondido en la cima,

mi piel es de cuero por eso aguanta cualquier clima.


Soy una fábrica de humo,

mano de obra campesina para tu consumo.

Frente de frio en el medio del verano,

el amor en los tiempos del cólera, mi hermano.

El sol que nace y el día que muere, con los mejores atardeceres. Soy el desarrollo en carne viva, un discurso político sin saliva.

Las caras más bonitas que he conocido, soy la fotografía de un desaparecido. Soy la sangre dentro de tus venas, soy un pedazo de tierra que vale la pena.

Soy una canasta con frijoles , soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles. Soy lo que sostiene mi bandera, la espina dorsal del planeta es mi cordillera.

Soy lo que me enseño mi padre, el que no quiere a su patria no quiere a su madre. Soy América latina, un pueblo sin piernas pero que camina.


Tú no puedes comprar al viento. Tú no puedes comprar al sol. Tú no puedes comprar la lluvia. Tú no puedes comprar el calor. Tú no puedes comprar las nubes. Tú no puedes comprar los colores. Tú no puedes comprar mi alegría. Tú no puedes comprar mis dolores.

Tengo los lagos, tengo los ríos. Tengo mis dientes pa` cuando me sonrío. La nieve que maquilla mis montañas. Tengo el sol que me seca y la lluvia que me baña. Un desierto embriagado con bellos de un trago de pulque. Para cantar con los coyotes, todo lo que necesito.

La altura que sofoca.

Soy las muelas de mi boca mascando coca. El otoño con sus hojas desmalladas. Los versos escritos bajo la noche estrellada.

Una viña repleta de uvas. Un cañaveral bajo el sol en cuba. Soy el mar Caribe que vigila las casitas, Haciendo rituales de agua bendita.

El viento que peina mi cabello. Soy todos los santos que cuelgan de mi cuello. El jugo de mi lucha no es artificial, Porque el abono de mi tierra es natural.


Tú no puedes comprar al viento. Tú no puedes comprar al sol. Tú no puedes comprar la lluvia. Tú no puedes comprar el calor. Tú no puedes comprar las nubes. Tú no puedes comprar los colores. Tú no puedes comprar mi alegría. Tú no puedes comprar mis dolores.

Você não pode comprar o vento Você não pode comprar o sol Você não pode comprar chuva Você não pode comprar o calor Você não pode comprar as nuvens Você não pode comprar as cores Você não pode comprar minha felicidade Você não pode comprar minha tristeza

Tú no puedes comprar al sol. Tú no puedes comprar la lluvia. (Vamos dibujando el camino, vamos caminando) No puedes comprar mi vida.

MI TIERRA NO SE VENDE.

Trabajo en bruto pero con orgullo, Aquí se comparte, lo mío es tuyo. Este pueblo no se ahoga con marullos, Y si se derrumba yo lo reconstruyo.

Tampoco pestañeo cuando te miro, Para que te acuerdes de mi apellido. La operación cóndor invadiendo mi nido, ¡Perdono pero nunca olvido!

(Vamos caminando) Aquí se respira lucha. (Vamos caminando) Yo canto porque se escucha.

Aquí estamos de pie ¡Que viva Latinoamérica!

No puedes comprar mi vida.


/Video e traduzione:


Nato da una collaborazione tra i registi  Jorge Carmona e Milovan Radovic, il video coglie la diversità e l'essenza del continente sudamericano attraverso immagini della sua gente e dei suoi paesaggi. E lo fanno con la stessa efficacia sia la musica che le parole del testo.

Sono, io sono quello che hanno lasciato, io sono tutto quello che resta di ciò che è stato rubato. Un villaggio nascosto in cima, la mia pelle è di cuoio per resistere a qualsiasi condizione atmosferica . Sono una fabbrica di fumo lavoro contadino per il tuo consumo. Muro di freddo in piena estate, "l'amore ai tempi del colera" fratello mio. Il sole che nasce e il giorno che muore, con i migliori tramonti. Sono lo sviluppo in carne ed ossa, un discorso politico, senza saliva. Le più belle facce che ho conosciuto, sono l'immagine di un desaparecido. Il sangue nelle tue vene, sono un pezzo di terra che vale la pena. Un cesto con fagioli, Maradona contro l'Inghilterra che segna due goals. Sono quello che sostiene la mia bandiera, la spina dorsale del mondo è la mia catena montuosa. Sono quello che mi è stato insegnato da mio padre, che non vuole bene al suo paese non vuole bene a sua madre. Sono l'America Latina, un popolo senza gambe ma che cammina.

non si può comprare il vento. non si può comprare il sole. non si può comprare la pioggia. non si può comprare il calore. non si possono comprare le nuvole. non si possono comprare i colori. non si può comprare la mia felicità. non si può comprare il mio dolore.

Ho i laghi,ho i fiumi, ho i miei denti per quando sorrido. La neve che dipinge le mie montagne. Ho il sole che mi asciuga e la pioggia che mi lava. Un deserto ubriacato con peyote un sorso di pulque per cantare con i coyote. Ho tutto quello di cui ho bisogno. Ho i miei polmoni che respirano l' azzurro chiaro. L'altezza soffocante. Sono i molari della mia bocca che masticano coca. L'autunno con le sue foglie morenti. I versi scritti sotto la notte stellata. Una vite piena di uva. un campo di canne al sole di Cuba. sono il mare dei Caraibi che protegge le case facendo rituali di acqua santa. il vento che pettina i miei capelli, sono tutti i santi che pendono dal mio collo. il succo della mia lotta non è artificiale perché il concime della mia terra è naturale.

non si può comprare il vento. non si può comprare il sole. non si può comprare la pioggia. non si può comprare il calore. non si possono comprare le nuvole. non si possono comprare i colori. non si può comprare la mia gioia. non si può comprare il mio dolore.

non puoi comprare il sole. non puoi comprare la pioggia. (Andiamo camminando stiamo andando a disegnare la strada) non puoi comprare la mia vita.

La terra non si vende.

Io lavoro duro, ma con orgoglio, qui è si condivide, quello che è mio è tuo. Questa città non affoga con una grande onda e se si distrugge io lo ricostruisco. Non presto attenzione quando ti guardo perchè tu possa ricordare il mio cognome.

L'operazione condor ha invaso il mio nido perdonare ma non dimenticare mai! Hey!

(Camminiamo) Qui lotta respiriamo (Camminiamo) Io canto per farmi sentire. Qui ci troviamo Viva l'America! Non puoi comprare la mia vita.

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